Febbre
La febbre è una reazione fisiologica dell’organismo conseguente a stimoli esogeni o endogeni che determina un aumento della temperatura corporea che nell’essere umano è valutata intorno ai 37 gradi Celsius.
“Febbre” è anche il termine popolare che indica la manifestazione herpetica del labbro.
La risposta del corpo a vari tipi di infezioni, infiammazioni o altre condizioni mediche è la febbre.
È un sintomo comune, spesso accompagnato da altri sintomi, che indica una reazione immunitaria del nostro corpo per combattere agenti patogeni o risolvere disturbi interni.
Esamineremo la definizione medica della febbre, le sue cause e il trattamento appropriato.
La febbre, nota anche come piressia, è definita come un aumento della temperatura corporea al di sopra del valore normale; nei soggetti adulti, questo aumento è tipicamente compreso tra 36,5°C e 37,5°C (97,7°F – 99,5°F).
Una parte del cervello chiamata ipotalamo funge da termostato interno del corpo e regola la temperatura corporea.
N.B: Il sistema immunitario produce mediatori chimici come le citochine quando riconosce la presenza di sostanze estranee o agenti patogeni, come batteri o virus.
Queste citochine segnalano all’ipotalamo di aumentare la temperatura corporea.
Questo viene fatto per migliorare l’efficacia del sistema immunitario e sfavorire la crescita e la riproduzione dei patogeni.
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ToggleDefinizione medica della febbre
La febbre, nota anche come ipertermia, piroessi o stato febbrile, è una condizione medica caratterizzata da un aumento temporaneo della temperatura corporea, spesso dovuto a un’infezione o un’altra malattia.
Come poc’anzi asserito, la temperatura corporea normale varia tra 36,1°C e 37,2°C. Una persona è considerata febbricitante quando la temperatura supera i 38°C.
La febbre è una risposta fisiologica dell’organismo a patogeni come batteri, virus, funghi o parassiti.
Serve come meccanismo di difesa, rallentando la crescita dei microrganismi e stimolando il sistema immunitario.
Il centro di regolazione della temperatura corporea si trova nell’ipotalamo, una regione del cervello che agisce come un termostato biologico.
Quando il corpo rileva la presenza di infezioni, l’ipotalamo aumenta la temperatura corporea per creare un ambiente meno ospitale per i patogeni.
Le cause della febbre possono essere molteplici e includono infezioni batteriche e virali, come influenza, polmonite, meningite, infezioni del tratto urinario e gastroenteriti.
Anche malattie autoimmuni come l’artrite reumatoide, alcuni tumori, reazioni a farmaci, colpi di calore e malattie infiammatorie come il lupus possono provocare febbre.
Inoltre, la febbre può essere il risultato di condizioni non infettive come la trombosi venosa profonda, l’ipertermia maligna o la sindrome di ipersensibilità ai farmaci.
I sintomi associati alla febbre includono brividi, sudorazione, mal di testa, dolori muscolari, perdita di appetito, debolezza generale e disidratazione. In alcuni casi, possono comparire sintomi più gravi come confusione, convulsioni, allucinazioni e difficoltà respiratorie, soprattutto in caso di febbre alta o prolungata.
Nei bambini, la febbre può provocare convulsioni febbrili, che, sebbene spaventose, sono generalmente benigne.
La diagnosi della febbre viene effettuata misurando la temperatura corporea con un termometro.
Le misurazioni possono essere prese in varie sedi, tra cui orale, rettale, ascellare o timpanica. La misurazione rettale è considerata la più accurata.
Una volta confermata la presenza di febbre, il medico procederà con un esame fisico e potenzialmente ulteriori indagini diagnostiche per determinare la causa sottostante.
Il trattamento della febbre dipende dalla causa scatenante.
In molti casi, la febbre non richiede trattamento specifico e può essere gestita a casa con misure di supporto come riposo, idratazione adeguata e uso di farmaci antipiretici come paracetamolo o ibuprofene.
È importante evitare l’uso di aspirina nei bambini con febbre a causa del rischio di sindrome di Reye, una rara ma grave condizione.
Nei casi in cui la febbre è causata da un’infezione batterica, possono essere prescritti antibiotici.
Se la febbre è dovuta a una malattia infiammatoria o autoimmune, possono essere necessari farmaci antinfiammatori o immunosoppressori.
In situazioni di emergenza, come febbre alta persistente o associata a sintomi gravi, può essere necessaria l’ospedalizzazione per monitoraggio e trattamento intensivo.
La prevenzione della febbre include misure igieniche come lavaggio frequente delle mani, vaccinazioni per prevenire infezioni specifiche, evitare contatti con persone infette e mantenere un ambiente sano e pulito.
Una buona igiene e pratiche preventive sono fondamentali per ridurre il rischio di infezioni che possono causare febbre.
Pertanto la febbre è un sintomo comune e spesso benigno, ma può essere indicativo di condizioni mediche sottostanti più gravi.
La gestione adeguata della febbre e la tempestiva identificazione della sua causa sono cruciali per garantire un trattamento efficace e prevenire complicazioni.
Sintomi della febbre
La febbre, un aumento anomalo della temperatura corporea, è accompagnata da una serie di sintomi che variano in base alla causa sottostante e alla gravità.
I sintomi più comuni includono brividi, che si manifestano quando il corpo cerca di generare calore per aumentare la temperatura corporea, ma possono verificarsi anche:
- La Sudorazione è un altro sintomo frequente, risultato del tentativo del corpo di dissipare il calore in eccesso.
- Il mal di testa è un sintomo spesso associato alla febbre, causato da vasodilatazione e infiammazione dei vasi sanguigni nel cervello. I dolori muscolari e articolari sono anche comuni, poiché l’infiammazione sistemica può influire sui tessuti muscolari e articolari, causando dolore e rigidità.
- La perdita di appetito è un sintomo comune della febbre, poiché il corpo tende a concentrare le proprie energie sulla risposta immunitaria piuttosto che sulla digestione. La debolezza generale e la fatica sono altre manifestazioni frequenti, risultanti dalla maggiore richiesta di energia del corpo durante la risposta febbrile.
- La disidratazione è un rischio significativo durante la febbre, poiché l’aumento della sudorazione può portare a una perdita eccessiva di liquidi. È essenziale mantenere un’adeguata idratazione per evitare complicazioni. La sete intensa è spesso un segnale del corpo che necessita di liquidi supplementari.
- Nei bambini, la febbre può provocare convulsioni febbrili, che sono episodi di perdita di coscienza e movimenti involontari del corpo. Questi episodi possono essere spaventosi ma sono generalmente benigni e si risolvono spontaneamente. I genitori devono comunque consultare un medico se il bambino sperimenta convulsioni febbrili.
- La confusione e l’irritabilità sono sintomi più gravi che possono manifestarsi con febbre alta, specialmente negli anziani o nelle persone con patologie croniche. Questi sintomi indicano un possibile impatto sul sistema nervoso centrale e richiedono attenzione medica immediata.
- Le allucinazioni possono verificarsi nei casi di febbre molto alta, specialmente nei bambini e negli anziani. Queste manifestazioni possono includere visioni o percezioni sensoriali distorte e sono spesso temporanee. La tachicardia, o aumento della frequenza cardiaca, è un sintomo comune poiché il corpo cerca di aumentare il flusso sanguigno per disperdere il calore.
- La difficoltà respiratoria può accompagnare la febbre, soprattutto se è causata da infezioni respiratorie come polmonite o bronchite. Questo sintomo richiede una valutazione medica urgente per escludere complicazioni gravi.
- L’eruzione cutanea può essere un sintomo associato alla febbre, specialmente in caso di malattie virali come la rosolia o il morbillo. Le eruzioni cutanee possono variare in aspetto e gravità e spesso aiutano nella diagnosi della causa sottostante.
- La diarrea e il vomito sono sintomi gastrointestinali che possono accompagnare la febbre, soprattutto in caso di infezioni gastrointestinali come gastroenteriti. Questi sintomi possono contribuire alla disidratazione e richiedono una gestione attenta dell’equilibrio dei liquidi.
- La fotofobia, o sensibilità alla luce, è un sintomo meno comune ma può verificarsi in caso di infezioni come la meningite. La rigidità nucale, caratterizzata da difficoltà a muovere il collo, è un altro segno che può indicare un’infezione meningea e richiede immediata attenzione medica.
- Il malessere generale è una sensazione di disagio e malessere che accompagna spesso la febbre. Questo sintomo aspecifico riflette l’effetto sistemico della febbre sul corpo e contribuisce alla sensazione complessiva di malattia.
- La pelle calda e arrossata è una manifestazione esterna della febbre, dovuta all’aumento del flusso sanguigno superficiale nel tentativo del corpo di disperdere il calore. Questo può essere particolarmente evidente sul viso e sul petto.
- La perdita di peso può verificarsi con febbre prolungata, specialmente se accompagnata da perdita di appetito e disidratazione. Questo sintomo può indicare una condizione cronica o grave e richiede una valutazione medica approfondita.
- L’aumento della sensibilità al dolore è un altro sintomo associato alla febbre, poiché l’infiammazione sistemica può amplificare la percezione del dolore in tutto il corpo. Questo può contribuire al disagio generale e alla debolezza.
Cause dell’insorgenza della febbre
Una vasta gamma di condizioni mediche può causare la febbre, tra cui:
- Infezioni batteriche: Le infezioni causate da batteri, come la polmonite, la tubercolosi, la tonsillite e le infezioni del tratto urinario, sono tra le cause più comuni di febbre. I batteri rilasciano tossine che stimolano il sistema immunitario a produrre febbre per combattere l’infezione.
- Infezioni virali: Virus come quelli responsabili dell’influenza, del raffreddore, della mononucleosi, del morbillo e della rosolia possono causare febbre. Il corpo reagisce all’invasione virale aumentando la temperatura per creare un ambiente ostile alla replicazione virale.
- Infezioni fungine: Le infezioni causate da funghi, come la candidosi, l’aspergillosi e la coccidioidomicosi, possono indurre febbre, specialmente in individui con sistema immunitario compromesso.
- Infezioni parassitarie: Malattie come la malaria, la toxoplasmosi e la malattia di Chagas, causate da parassiti, sono frequentemente associate a febbre. I parassiti provocano una risposta immunitaria che include l’aumento della temperatura corporea.
- Malattie infiammatorie: Condizioni come l’artrite reumatoide, il lupus eritematoso sistemico e la malattia infiammatoria intestinale possono causare febbre come parte della risposta infiammatoria sistemica del corpo.
- Tumori: Alcuni tumori, come il linfoma e la leucemia, possono causare febbre. La febbre in questi casi può derivare dalla risposta infiammatoria del corpo o dalla presenza di pirogeni prodotti dalle cellule tumorali.
- Reazioni a farmaci: Alcuni farmaci, inclusi antibiotici, antistaminici e farmaci antiepilettici, possono causare febbre come effetto collaterale. La febbre indotta da farmaci è spesso il risultato di una reazione allergica o di una sensibilità del sistema immunitario.
- Vaccinazioni: La febbre può essere una reazione temporanea e normale a molte vaccinazioni. Questo è spesso un segno che il sistema immunitario sta rispondendo al vaccino e creando immunità.
- Colpo di calore: L’esposizione prolungata a temperature elevate può causare colpo di calore, una condizione in cui il corpo non riesce a dissipare il calore adeguatamente, portando a un aumento pericoloso della temperatura corporea.
- Malattie autoimmuni: Condizioni come la febbre mediterranea familiare e la sindrome di Still dell’adulto sono malattie autoimmuni rare che possono causare febbre ricorrente o persistente.
- Infezioni opportunistiche: In individui immunocompromessi, come quelli con HIV/AIDS o in trattamento con farmaci immunosoppressori, infezioni opportunistiche possono provocare febbre.
- Embolia polmonare: Un coagulo di sangue nei polmoni può causare febbre insieme a sintomi respiratori come dolore toracico e difficoltà respiratorie.
- Infiammazione delle valvole cardiache: L’endocardite, un’infezione delle valvole cardiache, può causare febbre prolungata insieme a sintomi come affaticamento e sudorazione notturna.
- Malattie endocrine: Disturbi come l’ipertiroidismo possono causare febbre. L’aumento del metabolismo associato a un’eccessiva produzione di ormoni tiroidei può elevare la temperatura corporea.
- Processi postoperatori: La febbre può insorgere dopo un intervento chirurgico a causa di infezioni postoperatorie, infiammazioni o reazioni ai materiali chirurgici.
- Malattie del sangue: Condizioni come l’anemia emolitica, in cui i globuli rossi vengono distrutti più rapidamente del normale, possono causare febbre.
- Ferite infette: Ferite o ustioni infette possono provocare febbre come parte della risposta infiammatoria del corpo all’infezione locale.
- Infezioni dentali: Ascessi dentali e altre infezioni orali possono causare febbre, dolore e gonfiore locale.
- Malattie trasmesse da vettori: Malattie come la febbre dengue e la febbre gialla, trasmesse da zanzare, sono spesso accompagnate da febbre alta e altri sintomi sistemici.
- Malattie neurologiche: Condizioni come la meningite e l’encefalite, che causano infiammazione delle meningi o del cervello, possono provocare febbre insieme a sintomi neurologici come mal di testa e rigidità del collo.
Febbre come reazione del sistema immunitario
Infine, la febbre è una reazione del sistema immunitario del corpo e può essere il risultato di una varietà di condizioni mediche.
Anche se è spesso una sintomatologia benigna e si risolve da sola, è importante prestare attenzione ai sintomi e consultare un medico se necessario.
Il trattamento e la cura adeguati della causa sottostante possono ridurre la febbre e migliorare il recupero del paziente.
Come si cura la febbre?
Il trattamento della febbre dipende dalla causa principale della malattia e dalla gravità del disturbo.
Sebbene la febbre sia fastidiosa e a volte richieda interventi medici, in genere non è pericolosa.
Alcuni suggerimenti generali per la cura della febbre includono:
- Riposo e apporto corretto di acqua (idratazione): Il corpo può combattere l’infezione e recuperare più velocemente se beve molti liquidi e riposa adeguatamente.
- Farmaci antipiretici: È possibile utilizzare farmaci antipiretici da banco come il paracetamolo o l’ibuprofene per alleviare la febbre e il disagio. Tuttavia, è fondamentale seguire tutte le indicazioni riportate nel foglio illustrativo del farmaco o dal medico.
- Trattare la causa scatenante: Per eliminare definitivamente la febbre, è necessario trattare il fattore causale. Potrebbero essere necessari antibiotici se si tratta di un’infezione batterica. Invece, se si tratta di un’infezione virale, il corpo di solito riesce a sconfiggerla da solo, ma in alcuni casi potrebbero essere prescritti farmaci antivirali.
- Considerare i degnali d’allarme: È importante prestare attenzione an eventuali segni di allarme come la febbre, poiché in alcuni casi può essere un sintomo di una malattia grave. Questi segni includono respiro affannoso, confusione mentale, eruzioni cutanee gravi o dolore addominale intenso. In questi casi, si dovrebbe cercare cure mediche immediatamente.
Altri nomi della febbre
La febbre, un aumento della temperatura corporea, può manifestarsi in diverse tipologie, ognuna con caratteristiche distintive che aiutano a determinare la causa sottostante e il trattamento appropriato.
Ecco alcuni dei nomi che indicano stati febbrili differenti:
- Ipertermia, uno dei termini medici più comuni per indicare un aumento della temperatura corporea, viene utilizzato per descrivere situazioni in cui il corpo produce o assorbe più calore di quanto riesca a dissipare. Pirogenesi, un termine meno comune, si riferisce al processo di produzione di febbre, solitamente in risposta a infezioni o infiammazioni.
- Febbre continua è un tipo specifico di febbre caratterizzata da un aumento persistente della temperatura corporea con variazioni minime (meno di 1°C) nell’arco di 24 ore. Febbre remittente descrive una condizione in cui la temperatura corporea fluttua di più di 1°C ma non ritorna mai ai livelli normali nell’arco di 24 ore.
- Febbre intermittente è un tipo di febbre che si alterna tra periodi di temperatura normale e periodi di febbre. È spesso associata a infezioni come la malaria. Febbre ondulante descrive un modello in cui la febbre aumenta e diminuisce gradualmente nell’arco di giorni o settimane, comune in condizioni come la brucellosi.
- Febbre bifasica o a due fasi si riferisce a un modello febbrile in cui si verificano due distinti picchi febbrili, spesso separati da un periodo di temperatura normale. Febbre di Pel-Ebstein è una febbre ciclica, tipicamente associata al linfoma di Hodgkin, caratterizzata da una settimana di febbre seguita da una settimana di temperatura normale.
- Febbre di origine sconosciuta (FUO) è un termine utilizzato per descrivere una febbre persistente per la quale non è stata identificata una causa dopo tre settimane di indagini ambulatoriali o una settimana di indagini ospedaliere. Febbre settica è una febbre associata a sepsi, una risposta infiammatoria sistemica a un’infezione grave che può portare a shock e insufficienza multiorgano.
- Febbre tifoide è causata dal batterio Salmonella typhi e si manifesta con una febbre prolungata e crescente, spesso accompagnata da sintomi gastrointestinali. Febbre gialla è una malattia virale trasmessa dalle zanzare, caratterizzata da febbre, ittero e sanguinamento.
- Febbre di Lassa è una febbre emorragica virale acuta causata dal virus Lassa, diffusa dai roditori. Febbre di Dengue, trasmessa dalle zanzare, è caratterizzata da febbre alta, dolori muscolari e articolari severi, spesso chiamata “febbre rompeossa”.
- Febbre di Zika, un’altra malattia trasmessa dalle zanzare, può causare febbre lieve, eruzione cutanea e congiuntivite. Febbre del Nilo Occidentale, trasmessa dalle zanzare, può causare febbre, mal di testa e sintomi neurologici in casi gravi.
- Febbre reumatica è una malattia infiammatoria che può svilupparsi dopo un’infezione da streptococco della gola, causando febbre, dolori articolari e danni al cuore. Febbre mediterranea familiare è una malattia genetica che causa episodi ricorrenti di febbre e infiammazione dolorosa.
- Febbre da farmaci è una reazione avversa a un medicinale che provoca un aumento della temperatura corporea. Febbre da vaccino è una reazione comune a molte vaccinazioni, indicando che il sistema immunitario sta rispondendo.
- Febbre da calore o colpo di calore si verifica quando il corpo è esposto a temperature elevate e non riesce a dissipare adeguatamente il calore. Febbre post-operatoria può verificarsi dopo un intervento chirurgico a causa di infezioni o infiammazioni.
- Febbre puerperale è una febbre che insorge dopo il parto, spesso a causa di infezioni uterine. Febbre associata a malattie infiammatorie croniche come la malattia di Crohn può essere un sintomo di una riacutizzazione della malattia.
- Febbre paraneoplastica è una febbre associata a tumori maligni, spesso come parte di una risposta infiammatoria sistemica. Febbre neutropenica è una febbre che si verifica in pazienti con bassa conta di neutrofili, spesso durante la chemioterapia.
- Febbre di Chikungunya è una malattia virale trasmessa dalle zanzare, caratterizzata da febbre alta e dolori articolari intensi. Febbre di Marburg e febbre di Ebola sono malattie emorragiche virali gravi, caratterizzate da febbre alta e sanguinamento.
- Febbre di Q è causata dal batterio Coxiella burnetii, trasmesso dagli animali, e può provocare febbre alta, mal di testa e polmonite. Febbre maculosa delle Montagne Rocciose è una malattia batterica trasmessa dalle zecche, caratterizzata da febbre alta e eruzione cutanea.
- Febbre associata a malattie infiammatorie croniche: Malattie come la malattia di Crohn possono presentare episodi di febbre durante le riacutizzazioni.
- Febbre paraneoplastica: Febbre associata a tumori maligni, spesso come parte di una risposta infiammatoria sistemica.
- Febbre maculosa delle Montagne Rocciose: Una malattia batterica trasmessa dalle zecche, caratterizzata da febbre alta e eruzione cutanea.
La Febbre è pericolosa?
La febbre, che è un aumento della temperatura corporea oltre i valori normali, è un segnale comune di molte condizioni mediche, principalmente infezioni.
La sua pericolosità dipende dalla causa, dalla durata, dall’intensità e dalle condizioni generali della persona colpita.
La febbre è una risposta fisiologica del corpo a infezioni e altri stimoli infiammatori.
Quando il sistema immunitario rileva la presenza di patogeni come batteri, virus, funghi o parassiti, rilascia sostanze chimiche chiamate pirogeni che segnalano all’ipotalamo di aumentare la temperatura corporea.
Questo aumento della temperatura aiuta a combattere l’infezione rallentando la crescita dei microrganismi e stimolando l’attività del sistema immunitario.
In molti casi, la febbre non è pericolosa di per sé. Per le febbri lievi o moderate (fino a circa 39°C), il rischio per la salute è generalmente basso e la febbre può essere utile per combattere l’infezione.
Tuttavia, ci sono situazioni in cui la febbre può diventare pericolosa.
- Febbre alta (oltre 40°C): La febbre molto alta, soprattutto se persiste, può essere pericolosa. Temperature corporee elevate possono causare danni ai tessuti, convulsioni (specialmente nei bambini), disidratazione e, nei casi estremi, insufficienza organica.
- Convulsioni febbrili: Nei bambini piccoli, le febbri alte possono causare convulsioni febbrili, che sono episodi di perdita di coscienza e movimenti involontari del corpo. Sebbene queste convulsioni siano generalmente benigne e di breve durata, sono spaventose per i genitori e richiedono un controllo medico.
- Febbre e condizioni sottostanti: La pericolosità della febbre aumenta quando è sintomo di una condizione medica grave come sepsi, meningite, polmonite o infezioni del tratto urinario complicate. In questi casi, la febbre è un segnale di un’infezione sistemica o di infiammazione che può rapidamente peggiorare senza trattamento adeguato.
- Disidratazione: La febbre aumenta la perdita di liquidi attraverso la sudorazione, il che può portare rapidamente a disidratazione, soprattutto nei bambini e negli anziani. La disidratazione può causare una serie di problemi, tra cui confusione, ipotensione e shock.
- Colpo di calore: Quando la febbre è causata da esposizione eccessiva al calore, come nel colpo di calore, può essere estremamente pericolosa e richiede un trattamento immediato. Il colpo di calore può portare rapidamente a danni cerebrali, insufficienza multiorgano e morte.
- Individui a rischio: Alcuni gruppi di persone sono più vulnerabili agli effetti della febbre. Questi includono neonati, anziani, persone con malattie croniche (come diabete, malattie cardiache o malattie polmonari) e individui immunocompromessi (come quelli sottoposti a chemioterapia o con HIV/AIDS). In questi gruppi, la febbre può rapidamente diventare pericolosa.
- Febbre di origine sconosciuta (FUO): Una febbre persistente senza causa apparente, nota come febbre di origine sconosciuta, può essere un segnale di condizioni gravi come neoplasie, infezioni nascoste o malattie autoimmuni. Richiede indagini mediche approfondite per identificare e trattare la causa sottostante.
- Febbre e complicazioni neurologiche: In alcune condizioni, come la meningite o l’encefalite, la febbre è associata a sintomi neurologici gravi come rigidità del collo, mal di testa intenso, confusione e convulsioni. Queste situazioni richiedono un intervento medico urgente.
In conclusione, mentre la febbre è spesso un segnale benigno e utile della risposta immunitaria del corpo, può diventare pericolosa in determinate circostanze.
È essenziale monitorare la temperatura corporea, riconoscere i sintomi associati e cercare assistenza medica quando necessario per prevenire complicazioni gravi.
Patologie Dermatologiche Correlate alla Febbre
La febbre è una reazione comune del nostro corpo a diversi disturbi interni, tra cui infezioni e infiammazioni.
Alcune patologie dermatologiche possono manifestarsi come risultato diretto della febbre o essere correlate a specifiche condizioni mediche che causano l’aumento della temperatura corporea.
Ecco alcune delle patologie dermatologiche che possono essere correlate alla febbre e come riconoscerle.
Eritema Marginato
L’eritema marginato è una manifestazione cutanea associata alla febbre reumatica, una complicanza tardiva di un’infezione da streptococco beta-emolitico del gruppo A (Streptococcus pyogenes). Questa condizione colpisce principalmente i bambini e i giovani adulti. L’eritema marginato si presenta come macchie rosse o rosa sulla pelle, con un bordo ben definito e una zona centrale più chiara. Di solito colpisce il tronco, le braccia e le gambe, risparmiando viso, mani e piedi. Può comparire e scomparire per diverse settimane durante il periodo acuto della febbre reumatica.
Eritema Polimorfo
L’eritema polimorfo è una condizione cutanea acuta che può verificarsi come reazione a infezioni, farmaci o altre malattie, comprese quelle che causano febbre. Si manifesta come chiazze o macchie rosse simmetriche, con un centro più pallido e bordi irregolari. Le eruzioni possono somigliare a bersagli o “tiro al bersaglio”, con lesioni a forma di anelli concentrici. L’eritema polimorfo può essere associato a febbre e altri sintomi sistemici, come mal di gola o malessere generale.
Eritema Nodoso
L’eritema nodoso è una reazione infiammatoria che coinvolge il tessuto adiposo sottocutaneo, causando noduli rossi e dolenti sulle gambe, ma talvolta anche su braccia e altre parti del corpo. Questa condizione può essere correlata a infezioni, malattie autoimmuni, sarcoidosi o farmaci. A volte, può verificarsi durante o dopo una febbre causata da un’infezione.
Roseola Infantum
La roseola infantum, anche nota come sesta malattia o esantema subitum, è una infezione virale comune nei bambini. Si manifesta come febbre alta, seguita da un’eruzione cutanea rossa o rosa che appare quando la febbre scompare. L’eruzione può essere generalizzata o localizzata al tronco, al collo e al viso. La condizione è causata principalmente dai virus dell’herpes umano (HHV-6 e HHV-7). La febbre associata alla roseola infantum può essere molto elevata, ma in genere scompare rapidamente prima che compaia l’eruzione cutanea.
Eritema Infettivo (Parvovirus B19)
L’eritema infettivo, noto anche come quinta malattia, è un’infezione virale causata dal parvovirus B19. Nei bambini, può manifestarsi come febbre, mal di gola e rash rosso sulle guance, dando l’aspetto di “guancia schiaffeggiata”. Successivamente, l’eruzione può diffondersi alle braccia, alle gambe e al tronco. La febbre può essere presente nei giorni precedenti l’eruzione cutanea.
Psoriasi a Gocce
Anche se la psoriasi non è direttamente causata dalla febbre, alcuni individui possono sviluppare una variante di psoriasi chiamata “psoriasi a gocce” a seguito di un’infezione da streptococco della gola. Questa condizione provoca numerose piccole lesioni squamose sulla pelle, simili a gocce di cera, che possono essere accompagnate da febbre in alcuni casi.
Altre informazioni sulla manifestazione della Febbre legata alla dermatologia
Ricapitolando, la febbre può essere associata a diverse patologie dermatologiche, e le manifestazioni cutanee possono fornire importanti indizi sulla causa sottostante del suddetto innalzamento di temperatura corporea.
È essenziale sottoporsi a una corretta valutazione medica dermatologica quando si sperimenta una febbre e una eruzione cutanea o altri sintomi dermatologici legati ad essa.
Solo un medico dermatologo della struttura per il trattamento delle condizioni cutanee legate a febbre IDE di Milano, sarà in grado di eseguire una diagnosi accurata e stabilire dunque il trattamento più appropriato, per la condizione specifica dermatologica correlata ad una potenziale febbre.
Inoltre, è importante ricordare che non tutte le eruzioni cutanee associate alla febbre non sono sempre necessariamente gravi, ma è sempre meglio ottenere un’opinione medica per garantire una gestione adeguata.
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Istituto IDE: visita e diagnosi delle patologie dermatologiche correlate alla Febbre a Milano
L’Istituto Dermatologico Europeo (IDE) è un centro specializzato nella diagnosi e nel trattamento delle patologie dermatologiche, situato a Milano.
Fondato con l’obiettivo di offrire cure di alta qualità in dermatologia, l’IDE combina l’esperienza clinica con le tecnologie più avanzate per fornire un’assistenza completa e personalizzata ai pazienti.
Una delle aree di competenza dell’IDE riguarda le patologie dermatologiche correlate alla febbre, un segnale che può indicare la presenza di infezioni cutanee o sistemiche.
La febbre può essere associata a diverse condizioni dermatologiche, tra cui infezioni batteriche, virali, fungine e parassitarie della pelle.
Durante una visita presso l’IDE, i pazienti che presentano febbre e sintomi cutanei possono aspettarsi un percorso diagnostico accurato e dettagliato.
- Accoglienza e anamnesi Il processo inizia con un’accurata raccolta dell’anamnesi. I medici dell’IDE ascoltano attentamente la storia clinica del paziente, incluse le informazioni sui sintomi attuali, la durata della febbre, la presenza di eruzioni cutanee, dolori o prurito. Vengono anche raccolte informazioni sulle condizioni mediche preesistenti, eventuali allergie, uso di farmaci e recenti viaggi o contatti con persone malate.
- Esame clinico Dopo l’anamnesi, viene eseguito un esame fisico completo. Il dermatologo esamina attentamente la pelle del paziente alla ricerca di segni di infezione, eruzioni cutanee, lesioni o altri cambiamenti dermatologici. L’uso di dermatoscopi, strumenti che permettono una visione ingrandita della pelle, può aiutare a identificare dettagli che potrebbero non essere visibili a occhio nudo.
- Diagnostica avanzata Se necessario, il dermatologo può richiedere ulteriori test diagnostici.
Questi possono includere:
- Biopsia cutanea: Prelievo di un piccolo campione di pelle per l’analisi istologica, utile per diagnosticare infezioni, malattie autoimmuni o neoplastiche.
- Tampone cutaneo: Raccolta di campioni da lesioni cutanee per la coltura microbiologica, che aiuta a identificare batteri, funghi o virus.
- Esami del sangue: Test per rilevare infezioni sistemiche, livelli di infiammazione o altre anomalie che potrebbero contribuire alla febbre e ai sintomi cutanei.
- Test allergologici: Utilizzati per identificare eventuali reazioni allergiche che potrebbero causare sintomi dermatologici associati a febbre.
Diagnosi e trattamento
Una volta ottenuti i risultati dei test, il dermatologo dell’IDE è in grado di formulare una diagnosi precisa. Le patologie dermatologiche che possono essere diagnosticate includono:
- Infezioni batteriche: Come l’impetigine o la cellulite, che possono causare febbre e lesioni cutanee.
- Infezioni virali: Come la varicella, il morbillo o l’herpes zoster, caratterizzate da febbre e specifiche eruzioni cutanee.
- Infezioni fungine: Come la tinea corporis o la candidosi cutanea, che possono presentarsi con febbre in casi sistemici.
- Infezioni parassitarie: Come la scabbia o le infestazioni da pidocchi, che possono causare reazioni infiammatorie e febbre.
Il trattamento varia a seconda della diagnosi.
Può includere antibiotici, antivirali, antifungini o antiparassitari per combattere l’infezione.
Inoltre, possono essere prescritti farmaci antinfiammatori o corticosteroidi per ridurre l’infiammazione e il prurito.
In alcuni casi, possono essere necessarie terapie specifiche come fototerapia o trattamenti immunomodulanti.
Follow-up e prevenzione Il follow-up è una parte essenziale del percorso di cura presso l’IDE.
I pazienti vengono monitorati per valutare la risposta al trattamento e prevenire recidive.
Vengono fornite indicazioni per la cura della pelle e la prevenzione delle infezioni, includendo consigli su igiene personale, protezione solare e gestione dello stress.
L’Istituto Dermatologico Europeo rappresenta un centro d’eccellenza a Milano per la gestione delle patologie dermatologiche correlate alla febbre, offrendo un approccio integrato che combina competenza clinica e tecnologie avanzate per garantire diagnosi accurate e trattamenti efficaci.
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La Clinica IDE ha cambiato la vita di molti pazienti affetti da malattie dermatologiche grazie al suo team di medici altamente specializzati e alle tecnologie all’avanguardia.
Le patologie cutanee correlate alla febbre richiedono trattamenti specifici che variano a seconda della causa sottostante.
Ecco un elenco dettagliato dei trattamenti comunemente utilizzati per curare diverse condizioni dermatologiche che possono causare o essere associate alla febbre:
Infezioni batteriche
- Antibiotici topici: Utilizzati per infezioni cutanee localizzate come l’impetigine. Comunemente usati sono la mupirocina e l’acido fusidico.
- Antibiotici orali: Necessari per infezioni più estese o profonde come la cellulite o l’erisipela. Antibiotici comunemente prescritti includono amoxicillina, cefalexina e clindamicina.
- Detersione e medicazioni: Pulizia accurata delle aree infette con soluzioni antisettiche e applicazione di medicazioni sterili per prevenire la diffusione dell’infezione.
Infezioni virali
- Antivirali orali: Utilizzati per trattare infezioni come l’herpes zoster e l’herpes simplex. Farmaci come aciclovir, valaciclovir e famciclovir possono ridurre la durata e la gravità delle infezioni.
- Antivirali topici: Crema all’aciclovir o penciclovir può essere applicata per lesioni da herpes simplex.
- Vaccinazioni: Per prevenire infezioni virali come la varicella e l’herpes zoster, il vaccino della varicella e il vaccino contro l’herpes zoster possono essere somministrati.
- Supporto sintomatico: Antipiretici come paracetamolo o ibuprofene per ridurre la febbre e il dolore associato alle eruzioni virali.
Infezioni fungine
- Antifungini topici: Per infezioni superficiali come la tinea corporis, vengono utilizzate creme contenenti clotrimazolo, miconazolo o terbinafina.
- Antifungini orali: Necessari per infezioni più estese o resistenti come la tinea capitis o l’onicomicosi. Farmaci come terbinafina, fluconazolo e itraconazolo sono comunemente prescritti.
- Igiene personale: Consigli su come mantenere la pelle asciutta e pulita, evitare ambienti umidi e utilizzare indumenti traspiranti.
Infezioni parassitarie
- Scabicidi topici: Permetrina 5% crema è il trattamento di prima linea per la scabbia. Altri trattamenti includono il lindano e il crotamiton.
- Scabicidi orali: Ivermectina orale può essere utilizzata per infestazioni gravi o resistenti.
- Trattamento della famiglia e dell’ambiente: Tutti i membri della famiglia devono essere trattati simultaneamente, e la biancheria da letto e gli indumenti devono essere lavati ad alte temperature per eliminare i parassiti.
Malattie autoimmuni
- Corticosteroidi topici: Utilizzati per ridurre l’infiammazione e il prurito in condizioni come il lupus eritematoso cutaneo. Creme o unguenti a base di betametasone, clobetasolo o idrocortisone sono comunemente prescritti.
- Corticosteroidi orali: In casi più gravi o sistemici, possono essere necessari corticosteroidi orali come prednisone per controllare l’infiammazione.
- Immunosoppressori: Farmaci come metotrexato, azatioprina e micofenolato mofetile possono essere utilizzati per trattare malattie autoimmuni gravi o refrattarie.
Malattie infiammatorie croniche
- Farmaci anti-infiammatori non steroidei (FANS): Ibuprofene o naprossene possono essere utilizzati per ridurre l’infiammazione e la febbre nelle malattie infiammatorie croniche come la malattia di Crohn.
- Biologici: Farmaci come infliximab, adalimumab e etanercept possono essere utilizzati per trattare malattie infiammatorie croniche che non rispondono ai trattamenti convenzionali.
- Fototerapia: Utilizzata per alcune malattie cutanee croniche, la fototerapia con UVB a banda stretta può aiutare a ridurre l’infiammazione e migliorare la sintomatologia cutanea.
Misure di supporto
- Idratazione: Mantenere una buona idratazione è fondamentale, specialmente in presenza di febbre. Bere molti liquidi aiuta a prevenire la disidratazione.
- Riposo: Il riposo adeguato è importante per aiutare il corpo a combattere l’infezione e recuperare.
- Alimentazione: Una dieta equilibrata e nutriente supporta il sistema immunitario e favorisce il recupero.
L’approccio terapeutico varia a seconda della patologia specifica e delle condizioni del paziente.
È essenziale una diagnosi accurata e un piano di trattamento personalizzato, spesso richiedendo un follow-up continuo per monitorare l’efficacia del trattamento e adattarlo se necessario.
Un Istituto incentrato sulla terapia delle Febbre interconnessa a Malattie Cutanee specifiche
Molte malattie e infezioni causano febbre, spesso accompagnata da eruzioni cutanee.
Le malattie della pelle come l’eritema, la rosolia, la varicella, l’herpes zoster, l’infezione da citomegalovirus e altre possono presentare sintomi specifici della pelle.
Per questo motivo, la Clinica IDE ha messo particolare enfasi su queste malattie utilizzando un approccio multidisciplinare e mirato al loro trattamento o contenimento.
Il Team IDE dedito alla cura delle Patologie della Pelle correlate alla Febbre
Il team di medici e dermatologi di Milano della Clinica IDE è estremamente qualificato ed empatico.
Ogni medico e dermatologo della clinica è esperto in malattie cutanee e sa come diagnosticare e trattare le malattie della pelle legate alla febbre.
Il personale medico è sempre al passo con le novità nel settore grazie alla formazione continua e all’accesso alle più recenti scoperte scientifiche.
Ciò consente loro di fornire ai pazienti un trattamento basato sulle evidenze.
La Clinica IDE a Milano offre speranza a coloro che hanno patologie cutanee legate alla febbre.
Ha conquistato la fiducia della comunità medica e dei pazienti grazie al suo team di medici-dermatologi qualificati, alle tecnologie avanzate e all’approccio olistico alla cura del paziente.
L’obiettivo della Clinica IDE è migliorare la qualità della vita dei pazienti con patologie cutanee collegate a febbre e non solo a quelle, rendendo Milano un punto di riferimento per la cura della pelle.
Tecnologie Moderne a Milano per la Diagnosi e il Trattamento di patologie cutanee connesse a febbre
La Clinica IDE si impegna fortemente nell’investire in tecnologie avanzate per diagnosticare e trattare correttamente le patologie cutanee associate alla febbre.
Le moderne tecnologie diagnostiche consentono di esaminare attentamente le lesioni cutanee, aumentando la precisione delle diagnosi e riducendo al minimo gli errori.
La struttura offre una vasta gamma di trattamenti, dalla terapia farmacologica tradizionale alla terapia laser e alla chirurgia dermatologica.
Ogni trattamento è personalizzato per soddisfare le esigenze di ciascun paziente, fornendo un trattamento mirato e completo.
Contribuzioni alla formazione e alla ricerca di malattie dermatologiche connesse alla febbre
Oltre a fornire ai pazienti cure di alta qualità, la Clinica IDE partecipa attivamente alla ricerca e alla formazione medica per condizioni patologiche connesse a febbre.
Il centro è dunque in grado di rimanere sempre aggiornato sulle ultime scoperte attraverso la collaborazione con istituti di ricerca e la partecipazione a conferenze internazionali.
Contribuisce inoltre al progresso nella dermatologia e nella cura delle patologie cutanee associate alla febbre.
Prognosi delle patologie dermatologiche correlate alla Febbre: è possibile guarire?
La prognosi delle patologie dermatologiche correlate alla febbre varia notevolmente in base alla causa sottostante, alla tempestività della diagnosi e del trattamento, e alle condizioni generali del paziente.
In molti casi, con un trattamento adeguato e tempestivo, è possibile guarire completamente.
Ecco una panoramica delle diverse patologie dermatologiche correlate alla febbre e delle loro prognosi:
Infezioni batteriche
- Impetigine: Con il trattamento antibiotico topico o orale, la prognosi è eccellente e la maggior parte dei pazienti guarisce senza cicatrici.
- Cellulite: Con una diagnosi precoce e un trattamento antibiotico appropriato, la prognosi è buona. Tuttavia, ritardi nel trattamento possono portare a complicazioni gravi.
- Erisipela: Con il trattamento antibiotico, la maggior parte dei pazienti guarisce completamente. Il rischio di recidiva è presente, specialmente in individui con fattori di rischio come edema cronico.
Infezioni virali
- Varicella: La prognosi è eccellente nei bambini sani, con guarigione completa in circa 1-2 settimane. Negli adulti e nei pazienti immunocompromessi, la malattia può essere più grave.
- Herpes Zoster (Fuoco di Sant’Antonio): Con il trattamento antivirale, la maggior parte dei pazienti guarisce, ma alcuni possono sviluppare nevralgia post-erpetica, che può persistere per mesi o anni.
- Herpes Simplex: Episodi acuti possono essere gestiti con antivirali e la prognosi è buona. Tuttavia, l’infezione può recidivare, poiché il virus rimane latente nei gangli nervosi.
Infezioni fungine
- Tinea Corporis: Con il trattamento antifungino topico o orale, la prognosi è eccellente, con guarigione completa. L’aderenza al trattamento è fondamentale per prevenire recidive.
- Candidosi Cutanea: Con il trattamento antifungino, la prognosi è buona. È importante trattare anche i fattori predisponenti, come l’umidità e l’immunocompromissione, per prevenire recidive.
Infezioni parassitarie
- Scabbia: Con il trattamento scabicida, la prognosi è eccellente. È essenziale trattare tutti i contatti stretti e decontaminare l’ambiente per prevenire la reinfestazione.
- Pediculosi (Pidocchi): Con trattamenti adeguati e misure igieniche, la prognosi è buona. È importante trattare contemporaneamente tutti i membri della famiglia e decontaminare la biancheria.
Malattie autoimmuni
- Lupus Eritematoso Cutaneo: La prognosi varia. Con il trattamento immunosoppressivo e la gestione delle riacutizzazioni, molti pazienti possono mantenere una buona qualità della vita. Le malattie autoimmuni tendono a essere croniche e richiedono una gestione a lungo termine.
- Psoriasi: La prognosi dipende dalla gravità. Con trattamenti come fototerapia, biologici e altri farmaci, molti pazienti possono controllare i sintomi e migliorare significativamente la qualità della vita. La psoriasi è una malattia cronica e può richiedere trattamenti continui.
Malattie infiammatorie croniche
- Malattia di Crohn: Le manifestazioni cutanee possono essere gestite con farmaci anti-infiammatori e biologici. La prognosi dipende dalla risposta al trattamento e dalla gestione complessiva della malattia.
Supporto e Prevenzione
- Idratazione e Nutrizione: Una buona idratazione e una dieta equilibrata supportano il sistema immunitario e favoriscono la guarigione. La prognosi è generalmente migliorata con una cura ottimale del paziente.
- Riposo Adeguato: Il riposo è essenziale per il recupero. Un adeguato riposo migliora la prognosi della maggior parte delle infezioni e delle malattie infiammatorie.
Condizioni croniche e complicazioni
- Nevralgia Post-erpetica: Può persistere per mesi o anni dopo un episodio di herpes zoster, influenzando la qualità della vita. La gestione del dolore cronico è fondamentale per migliorare la prognosi.
- Complicazioni infettive: Ritardi nel trattamento di infezioni batteriche come la cellulite possono portare a complicazioni come ascessi o sepsi, peggiorando la prognosi. Un trattamento tempestivo e appropriato è cruciale.
Pertanto, la maggior parte delle patologie dermatologiche correlate alla febbre può essere trattata efficacemente con un approccio tempestivo e adeguato, portando a una buona prognosi e, in molti casi, a una guarigione completa.
Ad ogni modo è importante riconoscere e trattare tempestivamente le condizioni sottostanti per evitare complicazioni e migliorare la qualità della vita dei pazienti.
Complicazioni delle patologie dermatologiche correlate a Febbre trascurata o malgestita
Le patologie dermatologiche correlate alla febbre possono portare a una serie di complicazioni se trascurate o malgestite.
Le complicazioni variano in base alla causa sottostante, alla gravità della condizione e alla tempestività e adeguatezza del trattamento.
Di seguito vengono descritte le principali complicazioni associate a queste patologie:
Infezioni batteriche
- Sepsi: Una delle complicazioni più gravi di infezioni batteriche cutanee come la cellulite o l’erisipela è la sepsi, una risposta infiammatoria sistemica che può portare a insufficienza multiorgano e morte se non trattata prontamente.
- Ascessi: Le infezioni batteriche possono evolvere in ascessi, raccolte di pus che richiedono drenaggio chirurgico oltre al trattamento antibiotico.
- Tromboflebite: L’infiammazione e l’infezione della pelle possono estendersi ai vasi sanguigni, causando tromboflebite superficiale o profonda, con il rischio di embolia polmonare.
Infezioni virali
- Nevralgia post-erpetica: Dopo un episodio di herpes zoster (fuoco di Sant’Antonio), alcuni pazienti possono sviluppare dolore neuropatico cronico che può durare mesi o anni, significativamente riducendo la qualità della vita.
- Superinfezione batterica: Le lesioni virali come quelle della varicella possono infettarsi secondariamente con batteri, complicando il quadro clinico e richiedendo trattamenti aggiuntivi.
- Encefalite: Alcune infezioni virali come la varicella e il morbillo possono causare infiammazione cerebrale (encefalite), una complicazione rara ma grave che può portare a danni neurologici permanenti o morte.
Infezioni fungine
- Infezioni sistemiche: Le infezioni fungine superficiali, se non trattate adeguatamente, possono diffondersi sistemicamente soprattutto in pazienti immunocompromessi, portando a condizioni gravi come la candidemia.
- Dermatite cronica: Le infezioni fungine croniche possono causare infiammazione persistente e danni alla pelle, portando a dermatite cronica e iperpigmentazione.
Infezioni parassitarie
- Dermatite da scabbia crostosa: Una forma grave di scabbia che si verifica in individui immunocompromessi, caratterizzata da croste spesse e un alto numero di acari, che è altamente contagiosa e difficile da trattare.
- Infezioni batteriche secondarie: Grattarsi intensamente le aree infestate dai parassiti può causare rotture della pelle, facilitando l’ingresso di batteri e portando a infezioni secondarie.
Malattie autoimmuni
- Insufficienza d’organo: Malattie autoimmuni sistemiche come il lupus eritematoso sistemico possono progredire e causare danni a vari organi, inclusi reni, cuore e polmoni, se non gestite adeguatamente.
- Vasculite: L’infiammazione dei vasi sanguigni può portare a una serie di complicazioni, tra cui ulcere cutanee, necrosi e, in casi gravi, insufficienza d’organo.
Malattie infiammatorie croniche
- Complicazioni gastrointestinali: Malattie come la malattia di Crohn, se non gestite adeguatamente, possono portare a complicazioni gravi come fistole, stenosi e perforazioni intestinali.
- Complicazioni dermatologiche secondarie: La pelle può essere colpita da manifestazioni extraintestinali della malattia, che possono complicare ulteriormente il quadro clinico.
Problemi generali associati alla febbre prolungata
- Disidratazione: La febbre persistente può portare a una significativa perdita di liquidi attraverso la sudorazione, causando disidratazione, che può aggravare lo stato di salute generale.
- Squilibri elettrolitici: La perdita di fluidi può anche causare squilibri elettrolitici, che possono avere effetti negativi su cuore, reni e sistema nervoso.
- Malnutrizione: L’aumento del metabolismo dovuto alla febbre può portare a una maggiore richiesta di nutrienti, e se non compensata, può causare malnutrizione, specialmente nei bambini e negli anziani.
Ritardo nella guarigione e cicatrici
- Cicatrici permanenti: Lesioni cutanee trascurate o mal trattate possono guarire con cicatrici permanenti, che possono avere impatti estetici e funzionali significativi.
- Ritardo nella guarigione: La gestione inadeguata delle patologie cutanee può prolungare il tempo di guarigione, causando disagio prolungato e aumentando il rischio di complicazioni secondarie.
Pertanto, le complicazioni delle patologie dermatologiche correlate alla febbre possono essere gravi e, in alcuni casi, potenzialmente letali.
È essenziale una diagnosi precoce e un trattamento adeguato per prevenire queste complicazioni e garantire un recupero completo e tempestivo.
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